Liberi professionisti e funzioni delegate: «Piena legittimità a svolgerle» Di Simone Martarello
Liberi professionisti e funzioni delegate: «Piena legittimità a svolgerle» Di Simone Martarello
Dal catasto, all’erario, dal fisco, dalla gestione delle istanze edilizie fino all’amministrazione della giustizia. Sono alcuni ambiti nei quali i liberi professionisti svolgono da decine di anni funzioni amministrative delegate per conto della pubblica amministrazione. L'elenco è di Lorenzo Benanti, direttore del Caa liberi professionisti, per contestare la tesi del direttore di Agea Gabriele Papa Pagliardini, secondo il quale i liberi professionisti non sarebbero idonei a svolgere funzioni amministrative delegate. Come noto, su questo assunto si basa la tanto contestata proposta di riforma della convenzione tra Agea e Caa, finita al Tar e al Consiglio di Stato. La pronuncia di quest'ultimo sul ricorso di Agea alla sentenza contraria del Tar è prevista per il 17 febbraio.
«Riteniamo le affermazioni di Papa Pagliardini non corrette – spiega Benanti – il contesto di riferimento del fascicolo aziendale sconta una visione arcaica e retrograda, schiava delle obsolete impostazioni del passato, che, con il tentativo dei mesi scorsi, poi censurato dal Tar Lazio, Papa Pagliardini ha provato a reintrodurre».
Supporto alle carenze del sistema
Secondo Benanti quella del decisore pubblico è una «logica illuminata che ha visto da sempre i professionisti coinvolti direttamente, senza, tra l’altro, prevedere la necessità di costruire sovrastrutture inutili e onerose. E ha consentito alla pubblica amministrazione di sopperire alle carenze congenite del sistema e di superare ostacoli ben più complessi di quello in cui ci confrontiamo per conto degli agricoltori da diversi anni».
Benanti non condivide l'interpretazione che il direttore di Agea ha dato della sentenza del tribunale amministrativo del Lazio, che ha bocciato la proposta di modifica della convenzione con i Caa. «Il Tar ha ritenuto nel merito manifestamente illogiche e ingiustificate le previsioni di Agea in relazione al vincolo dei dipendenti − sottolinea Benanti − alla luce di un’analisi puntuale che smonta le motivazioni in base alle quali Agea ha supportato la propria illegittima e discriminatoria decisione. Vedasi ad esempio in materia di conflitto d'interessi».
Il direttore del Caa liberi professionisti riconosce capacità e sacrifici dei funzionari dell'agenzia per le erogazioni in agricoltura, spesso costretti a lavorare in condizioni difficili e proprio per questo si sarebbe aspettato più lungimiranza da parte dei dirigenti e decisioni forti, ribadendo la necessità di «un maggiore e diretto coinvolgimento dei professionisti in questo mondo. Anche ai massimi livelli».