Nel nostro Paese le riforme sono sempre “fuori corso”, soprattutto quelle che coinvolgono e riguardano la scuola e l’università. La pandemia e la guerra fuori porta russo ucraina, con un Governo “forte”, quello Draghi, hanno accelerato l’approvazione delle leggi che riconoscono ufficialmente le lauree abilitanti e gli ITS (Istituti Tecnologici Superiori).

Le leggi 163/2021 (lauree abilitanti) e 99/2022 (ITS Academy), sono il risultato di una lunga “ruminazione” iniziata nel 2008, sperimentata fra mille difficoltà, e finalmente approdate anche sotto la spinta europea che ha vincolato il PNRR alla approvazione di riforme “strutturali” del nostro sistema economico, produttivo e istituzionale.

Sicuramente i due percorsi del sistema terziario (quello dopo il diploma) partiranno con slancio perché le risorse annunciate e destinate sono significative, circa trenta miliardi fra istruzione e ricerca. Vedremo a risultato consolidato delle elezioni per il rinnovo del Parlamento le ripartizioni e destinazioni definitive.