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Il Collegio dei Periti Agrari Contesta il DM 21 Febbraio 2024

Il Collegio dei Periti Agrari Contesta il DM 21 Febbraio 2024

 

 

Il Collegio dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati ha notificato, Lunedì, 10 giugno c.a., al Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, all’AGEA, alle regioni Puglia e Lazio ed altri il ricorso per l’annullamento del DM 21 febbraio 2024Definizione dei requisiti di garanzia e di funzionamento che i Centri autorizzati di assistenza agricola devono possedere per l’esercizio delle loro attività”.

La vertenza oggi al tavolo della concertazione con AGEA, segue le preoccupazioni già più volte espresse dalla GSPA Enpaia che sottolinea come per lo sviluppo sostenibile dell’agricoltura italiana non si possa prescindere dalla qualità comprovata e delle competenze dei professionisti periti agrari e periti agrari laureati.

Di seguito i punti chiave del ricorso esposti dal Presidente del Collegio dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati Mario Braga:

  • Motivazione del Ricorso: Il decreto mina il ruolo costituzionale dei liberi professionisti e la libertà di scelta delle imprese agricole.
  • Obiettivi del Collegio: Garantire che il settore agricolo possa avvalersi di professionalità qualificate per affrontare le sfide dei cambiamenti climatici e della sostenibilità ambientale.
  • Azioni Future: Possibili manifestazioni pubbliche e massimo coinvolgimento dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali.
  • Proposta di Collaborazione: Istituire un tavolo permanente di confronto con l’Ordine degli Agronomi e i Collegi dei Periti Agrari e Agrotecnici per avviare una profonda riforma del sistema CAA.
  • Critica al Sistema Attuale: Il modello attuale è inadeguato, rallenta gli investimenti e i processi di sviluppo e favorisce l’abbandono delle aree interne.

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