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L’ON. AVENTINO FRAU E’ ANDATO AVANTI. RIMANE CON NOI LA SUA INDELEBILE MEMORIA

 

 

 

Solo ora ho saputo che un Mio Maestro, un Mio Amico, l’On. Aventino Frau è andato avanti il 12 di marzo e che solo ora troverà conforto nel naturale incontro con la sua terra.

Non eccedo se affermo che Aventino è stata una delle più belle espressioni della politica gardesana, bresciana, veronese e italiana.

Avvocato internazionalista, politico, amministratore, giornalista, docente, scrittore raffinato aveva coniugato fede, filosofia antica e moderna e profondo senso di servizio nel donarsi alla politica e alla sua gente.

Qualcuno ricorderà il suo straordinario e lucido intervento al Congresso di Gardone Riviera sulla cooperazione internazionale e sul ruolo dei professionisti tecnico agricoli. Quel pensiero è ancora una traccia sulla quale prima o poi dovremo incamminarci. Un pensiero che ha lasciato in uno dei suoi più di venti libri: “Diritto della cooperazione internazionale allo sviluppo”

Ma la grandezza di Aventino la si poteva assaporare nei suoi numerosi libri, più di venti (amava scrivere) e nel suo costante lasciare tracce di “pensiero” di cultura politica nel suo quasi quotidiano “Lasciatemi dire”, scritto in punta di penna stilografica.

Affiorava nella pungente e raffinata capacità di “elaborare” pensiero il dolore di una politica che da tempo ha perso il “senso” dell’essere costruttrice di speranza che si ritrova nei suoi “Agenda per un Paese immobile e un partito che non c’è” – oppure in “Italia – Italia percorso nella politica italiana”; ed ancora “Mille giorni difficili” o nella raccolta dei suoi “Lasciatemi dire” e “La rivolta dei fedeli”, per compiersi nel suo “La congiura del vivere – Seneca ed il nostro tempo.”

E’ stato fino all’ultimo giorno lucido, concreto e profetico, severo e sereno nel leggere e interpretare un degrado che non si è mai rassegnato ad assecondare.

E’ stato un pensiero libero e forte. Libero e vero. Libero, soprattutto libero, pagando anche prezzi elevati alla sua libertà e al farsi paladino della libertà di tutti in tutti i luoghi del suo instancabile impegno. Sindaco più giovane d’Italia di Puegnago del Garda. Aveva appena compiuto 21 anni. A 25 è stato sindaco per tre mandati di Gardone Riviera, e su verso l’esperienza presidente del consiglio di Verona, Presidente della Comunità del Garda e quel Parlamento che si può ripercorrere leggendo i suoi “Discorsi in Parlamento”.

Ed a quel suo essere “ribelle nella fedeltà” che porterò con me e che a nome di tutti i Periti Agrari e Periti Agrari Laureati d’Italia mando un abbraccio alla Sua Giovanna, che più di noi ha avuto la straordinaria avventura di viverlo fino alla fine.

Condoglianze

 

                                                                                                              Il Presidente

                                                                                                          Per Agr Braga Mario