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IL CAMPUS RANIERI MARCORA DI PIACENZA SI È INTERROGATO SULLE PROSPETTIVE DELL’ISTRUZIONE TECNICA AGRARIA

IL CAMPUS RANIERI MARCORA DI PIACENZA SI È INTERROGATO SULLE PROSPETTIVE DELL’ISTRUZIONE TECNICA AGRARIA

Carlo Zazzali e tutto il Consiglio di Piacenza ci tenevano molto ad incontrare il suo, il loro Istituto Tecnico Agrario, che come tutti i nostri Istituti, ha segnato la storia dell’agricoltura di un territorio che ha costruito la sua vocazione come crocevia fra Milano e Bologna.

La sala gremita di giovani allievi ha da subito fatto emergere la qualità della scuola. Ragazze e ragazzi attenti, che confidenzialmente confessano le loro attese, ma che al tempo stesso dimostrano interesse alle parole che i relatori offriranno loro. Non volava una mosca. Anche il Preside si è detto positivamente stupito dell’attenzione dimostrata dai giovani.

Il Preside, il Prof. Roberto Mariani, uno del “vivaio” degli ITA, avendo  insegnato per un lungo periodo all’ITA di Codogno, conosce ed ama la sua scuola agraria e lo si avverte anche dalla passione con la quale insegnanti, responsabili dei laboratori e dell’azienda ti accolgono e si confrontano.

A rendere l’incontro non la solita elencazione di buone prospettive ci ha pensato il Vicesindaco del Comune di Piacenza Matteo Bongiorni, che si è fatto promotore di un coinvolgimento degli studenti per la migliore cura del verde urbano. Da tempo sollecitiamo l’attenzione delle istituzioni pubbliche, qui l’abbiamo respirata.

E per dimostrare quanto stia a cuore al Collegio dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati la scuola, all’incontro hanno voluto esserci, Sergio Lombardelli, lo conoscete tutti, Giorgio Faroldi storico presidente di Parma e protagonista della fusione fra Parma e Reggio Emilia, l’instancabile Mauro Saccardi che da tempo volge le sue attenzioni anche a progetti di sviluppo in Africa.

Non poteva mancare la visita allo straordinario patrimonio della nostra storia contadina, catalogati e ben conservati nel museo civico della Scuola. Un patrimonio che ancora respira di quel tempo in cui la nostra economia era economia rurale. Anche queste realtà dovrebbero, dovrebbero, dovrebbero avere maggiore sostegno e attenzione pubblica. Quegli strumenti vecchi, eppur antichi respirano di noi, diventano materiale didattico e memoria storico culturale.  Se poi ad accompagnarti nella visita è la Prof.ssa Paola Gazzola può essere sicuro che ne esci quasi emozionato. La passione rende ogni incontro più vero e più intenso.

Ed i giovani, rappresentano davvero che “di doman c’è certezza”.