Il Parco regionale dei Colli Euganei premiato a Bruxelles
Il Parco regionale dei Colli Euganei premiato a Bruxelles
Il Presidente Provinciale dei Periti Agrari e dei Periti Agrari laureati della Provincia di Padova Scarabello Antonio, ha ritirato presso il Parlamento Europeo dalla federazione EUROPARC un importante riconoscimento per l’attività di promozione del turismo sostenibile intrapresa negli ultimi anni dal Parco.
“Un riconoscimento che premia un lavoro di anni, portato avanti con determinazione dalle varie governance, che si sono alternate alla guida dell’Ente, insieme all'Ufficio Educazione Naturalistica e Comunicazione, a tutte le aziende, agli enti locali e alle associazioni che hanno aderito alla Carta Europea per il Turismo sostenibile. Una data che corona il raggiungimento di un obiettivo importante, rivolto allo sviluppo sostenibile dell’area del Parco con l’obiettivo di preservarne il valore paesaggistico e di consegnarlo alle generazioni future”.
Queste le parole pronunciate oggi dal Perito Agrario e Presidente del Collegio Provinciale dei periti Agrari di Padova e Vicepresidente del Parco regionale dei Colli Euganei, Antonio Scarabello, presso il Parlamento Europeo di Bruxelles, in occasione della ricezione del premio della federazione EUROPARC per l’attività svolta negli ultimi anni inerente alla promozione del turismo sostenibile. Dal 2012, infatti, il Parco ha aderito alla Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette (Cets) con l’obiettivo di un continuo miglioramento della gestione del turismo nell'area protetta a favore dell'ambiente, della popolazione locale, delle imprese e dei visitatori. Tra i risultati raggiunti riferiti, è da annoverare anche la costituzione spontanea di un Comitato, chiamato Gocce Euganee, di strutture ricettive e operatori del territorio certificati CETS, che promuove in forma congiunta iniziative mirate a una fruizione turistica sostenibile finalizzata alla creazione di pacchetti specifici di visita al territorio e altre iniziative ancora in fase di studio.
“L’esperienza di questi anni prosegue Scarabello è stata fondamentale nel portare all’interno del territorio Euganeo un approccio alla sostenibilità ambientale moderno e in linea anche con quanto si sta facendo per il riconoscimento di Riserva della Biosfera (Mab – Man and Biosphere) da parte del Consiglio intergovernativo dell’Unesco. Lo dimostra il fatto che il sentimento percepito nei confronti dei parchi regionali è stato radicalmente capovolto: solo qualche anno fa venivano considerati degli enti che con i loro vincoli bloccavano lo sviluppo delle aree a cui erano preposti, oggi invece sono diventati dei partener importanti per la crescita economica dei territori in cui operano. Del resto, questi giorni trascorsi al Parlamento Europeo, accompagnati da eurodeputati, non sono stati una visita di mero piacere, o semplicemente l’occasione per l’importante riconoscimento da parte di Europarc. Abbiamo lavorato sul piano dei rapporti con le altre istituzioni, con la Regione Abruzzo – ad esempio - si è parlato di possibili partnership, ma soprattutto abbiamo recepito quelle che saranno le linee programmatiche del Parlamento Europeo per il futuro e anche gli stanziamenti economici che verranno messi a disposizione per accompagnare le politiche di sostenibilità ambientale, così attuali e così fondamentali per il futuro dell’Europa e dell’intero pianeta. Questa esperienza ci ha resi una volta in più consapevoli che la strada intrapresa è quella giusta, che è proprio sul percorso verso un'offerta turistica sempre più compatibile, insieme un'agricoltura e a un artigianato di prossimità sostenibili, che si potrà costruire il domani dei Colli Euganei. Con il Programma MAB UNESCO, c’è da esserne certi, aggiungeremo un ulteriore tassello a questo prezioso mosaico euganeo”.In tutto questo particolare contesto Scarabello ha sempre evidenziato che la preparazione del Perito Agrario e del Perito Agrario Laureato, sicuramente avvicina anzi sente suoi, tutti quei tematismi legati all’ambiente, all’agricoltura sostenibile e alla necessità di preservare “territori” non riproducibili, con la necessità di accompagnare una “crescita” economica virtuosa e rispettosa del nostro domani.