Carissimi colleghi in allegato le proposte emendative presentate da tutti gli ordini e i collegi d’Italia alla Commissione Bilancio, che sta riconvertendo il DL 17 marzo 2020 n. 18.
E’ solo un primo blocco di proposte. Seguitele e se avete proposte e osservazioni fatecele avere via E-Mail su [email protected].
Un grazie a tutti i Presidenti del sistema ordinistico italiano che stanno lavorando insieme, tutti uniti insieme.
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RPT e CUP presentano i primi emendamenti al DL 18 del 17 marzo. Visto il rincorrersi e il sovrapporsi di norme e Decreti siamo costretti ad una costante ed stenuante corsa, ma questo primo documento emendativo ha fatto emergere un profondo impegno comune fra le 21 categorie libero professionale che ha prodotto un primo documento di problemi comuni a tutti i professionisti.
Nei prossimi giorni saremo chiamati ad altre azioni determinate e unitarie. Lavoriamo insieme a tutela della nostra missione professionale.
Senza soste per richiedere al governo il riconoscimento della dignità professionale dei Liberi Professionisti.
Non solo l’esclusione del contributo a fondo perduto (il Ministro Gualtieri ci ha definito persone e non soggetti economico professionali), ma anche i 600, 00 euro del mese di aprile, per un refuso sembrano affondare.
CUP e RPT si muovono all’unisono affinché il Governo con un Decreto correttivo modifichi il refuso, che coinvolge anche altre categorie produttive.
E …. la settima prossima stiamo preparando (RPT e CUP) una manifestazione alla quale saranno invitati tutti i Segretari Nazionali dei Partiti.
Un documento unico che chiede al Governo la possibilità di sostenere la grave difficoltà dei nostri iscritti.Pur in un momento di particolare gravità Il Governo ascolti anche la nostra voce.
RPT, CUP E ORDINI DELL’AREA GIURIDICA AMMINISTRATIVA
INSIEME PER PROPORRE AL PAESE UN PROGETTO DI SVILUPPO E AZIONI CONCRETE DI TUTELA DELLE PROFESSIONI INTELLETTUALI ITALIANE.
Ancora una volta 21 Ordini e Collegi, tutti gli Ordini e i Collegi italiani, si sono incontrati per fare fronte comune contro gli strascichi drammatici del coronavirus sulle attività libero professionali, sui ostri studi professionali, sull’economia e sulla ripresa, rigenerazione del nostro Paese.
Fra tre giorni vi daremo comunicazioni degli interventi emendativi al DL 18 marzo 2020 presentati da tutti noi.
Ormai ad ogni ora del giorno dobbiamo rincorrere scelte che in Governo fa nel tentativo di limitare i drammatici danni che la pandemia covid-19 sta provocando nei nostri territori.
Scelte che, purtroppo, spesso ignorano le professioni intellettuali.
Il prossimo DL Maggio che il Governo si appresta ad emanare, stando alle conferme arrivate direttamente dal Ministro del Mise Stefano Patuanelli, conterrà un significativo rafforzamento delle agevolazioni ecobonus e sismabonus, in particolare la maxi detrazione del 110% e la possibilità di usufruire immediatamente dello sconto in fattura.
A questo proposito, la Rete Professioni Tecniche esprime soddisfazione per il fatto che, a quanto pubblicato sulla stampa, siano state accolte alcune delle richieste che, su questo tema, l’organismo che rappresenta i professionisti tecnici italiani aveva avuto modo di avanzare nel corso di numerosi interventi pubblici e confronti istituzionali, tra cui quelli che hanno preceduto l’emanazione del cosiddetto Decreto Milleproroghe dello scorso anno, ed anche in occasione dell’iter di conversione in legge del recente DL Liquidità.
Detto questo, la Rete sottolinea come ci siano ulteriori passaggi ancora da realizzare, inserendo nel DL Maggio altre proposte della Rete, che consentirebbero un più semplice e rapido accesso ai contributi, alcune delle quali sono in attesa da molto tempo.
Ad esempio, prevedere la frazionabilità della cessione del credito d’imposta a più fornitori, che consentirebbe ai professionisti di rilevare il credito d’imposta corrispondente alla propria prestazione senza dover acquistare l’intero credito generato anche dai lavori; includere, tra gli interventi di adozione di misure antisismiche, anche la classificazione e verifica sismica degli edifici, consentendo, così, di accedere al sismabonus immediatamente, senza attendere l’esecuzione dei lavori; consentire che l’opzione per lo sconto in fattura, nel caso di condomìni, sia deliberato dall’assemblea e non dai singoli condòmini, semplificando ed accelerando le procedure; infine, ampliare la possibilità di aderire al sismabonus anche per interventi eseguiti su procedure edilizie iniziate prima dell’entrata in vigore delle norme.
I provvedimenti attuali e quelli ancora da perfezionare vanno poi inquadrati in un piano generale di prevenzione del rischio sismico la cui richiesta, negli ultimi tempi e nelle più diverse sedi, la Rete ha più volte reiterato.
Tale piano tende ad ottimizzare gli effetti positivi del sismabonus.
In questo senso, la RPT resta a disposizione per ogni interlocuzione istituzionale che possa contribuire alla soluzione delle problematiche ancora irrisolte.