The CHILDREN for PEACE a Roma per cantare e ballare la solidarietà
The CHILDREN for PEACE a Roma per cantare e ballare la solidarietà
Accompagnato dalla solare (la chiamiamo la principessa, ma è certamente una delle eccellenze delle professionalità nel settore della formazione per le imprese e per i professionisti) Laura Mazza, a riceverci troviamo il Sen. Raffaele Lauro, uno di quei Signori che camminano ogni giorno lasciando tracce indelebili del suo passaggio.
Lo fanno perché sanno far bene il loro lavoro di nobili imprenditori; la fanno bene per la loro innata e indelebile passione sociale e politica. Lo vivono perché riconoscono il sacro valore dell’umanità. Giuseppe Lauro, uno di quei Signori rivestiti di nobiltà “familiare” che ha voluto averci suoi ospiti in quest’evento di concreta e profonda solidarietà. L’evento, che si tiene al Teatro Eliseo ed è sponsorizzato da “EXCELLENCE” un magazine “nel quale si condensano ricerca dell’eccellenza e desiderio d’essere un fil rouge che unisce nazionalità diverse”. A rendere la serata musicale straordinaria gli organizzatori e gli sponsor hanno chiamato una grande della canzone e del teatro italiano “Lina Sastri”, nel suo spettacolo: “Una musica per i bambini”. Spettacolo aperto dalle coreografie di Michele Moretti e da una compagnia di danza di grande effetto spettacolare. Ma l’emozione nell’ascoltare la voce di Paola Turci, che negli occhi dei bambini e nei suoi cerca la bellezza, “tu fatti bella per te”, essere bella per donare bellezza, ha avvolto il teatro quando ha intonato l’Hallelujah di Cohen. La commozione ha coinvolto tutti quando con la sola chitarra acustica, con la sua voce graffiata come in un gospel, ha iniziato a cantare le strofe dell’inno biblico di Cohen. Ed anche le sue parole sgombre da meriti di impegno dedicato ad altri (gli artisti i cantati donano ciò che hanno la loro voce), e ricordato il lavoro, l’impegno profuso dai volontari, che quotidianamente vivono la loro gratuità solidale, hanno saputo donare emozioni profonde. Paola una grande artista, una bella donna, una donna vera.
Ma l’attesa era per lei, per la regina dei palcoscenici italiani Lina Sastri. Il suo spettacolo è stato introdotto dalla brillante lettura di un brano del libro: “I bambini della notte”, uno di quei racconti che spalancano gli occhi al nostro torpore occidentale.
Il sipario si apre e già dalla prima espressione, rivestita del suo vestito rosso ci si accorge che Lina non sta recitando. Sta solo rivivendo la sua storia, la storia di una bambina che muove i suoi passi in quella Napoli che conosci solo dopo averla abbracciata. Lina si muove come le foglie sospinte dal vento sui fili d’erba. Anche una semplice stretta di gonna con la mano, che le stropiccia per un attimo la stoffa del vestito rosso mostra la grazia di piedi che danzano sulla sabbia del deserto. Quelle punte dei piedi che come acqua che saltella sui sassi dei fiumi, attirano lo sguardo verso un corpo che il tempo non scalfisce, e che il vento sembra staccare da una gravità perduta. Lina canta e balla, balla, canta, racconta. Le sue parole ricordi e gratitudine, di una vita costellata di cielo e nubi, di polvere e gioia che l’ha voluta così bella, assumono nello spettacolo il sapore di una vita che vale la pena vivere, anche quando svestita sul comò mostri il tuo giovane corpo a chi la gioventù l’ha bruciata da tempo. L’applauso caloroso interrotto solo dalla chiusura del sipario rende onore all’artista e alla donna che non abbassa mai gli occhi ad un mondo che ci appartiene.
Excellence, gli altri sponsor e The CHILDREN for PEACE, insieme a tutti gli “ospiti” del teatro Eliseo possono portare con se la gioia di una notte di radici mai recise di una umanità che dischiude le sue porte alla speranza. “Un ragazzo salvato oggi sarà un buon padre domani” e a Gulu in Uganda, le suore Comboniane possono contare su cuori che donano anche la loro arte.