Flavescenza dorata e Scaphoideus titanus:

un terribile binomio per il vigneto

Pisa, Dipartimento DiSAAA-a, Università di Pisa, 27 giugno 2023

Si è svolta oggi 27 giugno 2023 la giornata di studio della sezione Centro-Ovest dell'Accademia dei Georgofili, appuntamento dedicato agli approfondimenti sulla Flavescenza dorata (questo il programma completo https://www.georgofili.it/Media?c=f8b5ee77-fde3-42c1-a98c-a476fde2fb88).

La giornata, che segue quella generale del 9 maggio a Firenze e quella territoriale della sezione Centro-Est del 26 maggio ad Ancona, è stata magistralmente organizzata/coordinata dal Prof. Amedeo Alpi (presidente della sezione e vicepresidente dell’Accademia) ed ha portato ad un totale di presenze (online e fisiche) di circa 90 persone.

Si è rivelata vincente, ancora una volta, la possibilità di affiancare interventi e approfondimenti scientifici ad interventi e sollecitazioni del mondo dei tecnici/consulenti delle imprese agricole.

C’è stato quindi modo di approfondire alcuni meccanismi di diffusione della Flavescenza dorata, dentro al vigneto e ai suoi margini esterni, così come di mettere in evidenza tecniche di “lotta” attuali e allo studio, con riferimenti puntuali anche agli obblighi normativi attuali.

In questa occasione, così come nella fase organizzativa e nella giornata di avvio del 9 maggio, hanno portato il loro contributo tecnici appartenenti alle tre categorie professionali “verdi”; tutti gli interventi sono stati di qualità e hanno portato spunti di riflessione importanti.

Il rischio di ripetersi su tematiche già trattate negli interventi precedenti, è stato scongiurato dalla collaborazione dei relatori Burroni, Giovannetti e Achilli. Al Collega Massimo Achilli va riconosciuto il merito di aver sollecitato un successivo approfondimento che si tradurrà verosimilmente in una tavola rotonda da tenersi in epoca più “tranquilla” per i consulenti in campo…ne riparleremo a fine settembre / ottobre prossimi.

(Per. Agr. Georgofilo Lorenzo Venturini)

Nella foto, il Per. Agr. Dott. Massimo Achilli e il Prof. Amedeo Alpi