Il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha incontrato gli Ordini e i Collegi professionali dell’area Tecnico Agricola e di Istruzione Professionale.

Un incontro che assume un carattere storico perché per la prima volta un Ministro del dicastero di Via XX Settembre ha inteso riconoscere il ruolo “sociale” e rappresentativo delle professioni intellettuali.

Il Ministro Lollobrigida, amato pronipote della divina Gina, forse ne ha raccolto qualche eredità caratteriale, ha così dimostrato come uno sguardo lungo non possa che riaffermare il ruolo centrale dell’agroalimentare e dell’ambiente italiano e di tutti i soggetti che ne qualificano il modello.

Chi ha memoria storica sa che il MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) nasce da una gemmazione del Ministero di via XX Settembre. La sala Cavour, del resto, ne è una testimonianza architettonica, nella quale confronto e dialogo fra tutti i soggetti dei settori economico produttivi è divenuto il luogo dell’elaborazione del lungimirante e visionario pensiero agroalimentare italiano. Quel pensiero che ha generato il Made in Italy che purtroppo soprattutto in questo tempo sta subendo le angherie di scelte sostenuto da lobby (vedi cibi sintetici) o proposte contro-scientifiche, vedi il gallico NUTRISCORE o “il vino fa male” voluto sulle etichette delle bottiglie di vino, dell’Irlanda. Forse dovrebbero scrivere che il Vino Fa Bene se bevuto moderatamente e combatte molte patologie.  Le agricolture hanno vissuto troppo a lungo una sorta di isolamento ed oggi se ne riscoprano le radici che affondano nella tradizione nella storia culturale del nostro Paese.