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2020 ANNO INTERNAZIONALE DELLA SALUTE DELLE PIANTE

La FAO ha lanciato il 2020 quale Anno Internazionale della Salute delle Piante (IYPH), un tema che in questo tempo sta, pur faticosamente recuperando la centralità di un ‘agricoltura ecosostenibile.

Il nostro “vivere” l’agricoltura ci ha portato e ci porta ogni giorno ad “avere cura” degli alberi e della natura. Nulla avviene per caso e se nel 2019 sono state numerosissime le iniziative sulla sostenibilità, sul biologico è dovuta a questa “sensibilità” che la nostra categoria esprime ogni giorno nello svolgere il nostro lavoro.

Con Bernando Chiaravalle abbiamo capito e fatto nostro la sua bella frase che: “Troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà”.

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IMMERSI NEL NOSTRO FUTURO

Tutti gli opinionisti, gli economisti, i sociologi, i “professionisti” della lettura dei fenomeni sociali ed economici, concordano col fatto che il coronavirus non ci ha solo privati del calore di molti cari, non solo ha lasciato tracce indelebili in molti contagiati, ammalati e guariti, ma ha lasciato e lascerà una traccia, una profonda ferita indelebile nel nostro modello sociale ed economico produttivo.

In molti, col pensiero rigonfio di pietà per le migliaia di vite strappate, con sentimenti intrisi di gratitudine per coloro che hanno operato e operano nel fronte della malattia, soprattutto in quelle corsie stipate di nuovi letti e respiratori dedicati al COVID-19, che aiutano le persone a  non affievolire la speranza della vita, guardano al giorno e al giorno dopo.

Ma in molti cominciano a guardare a quel domani ormai prossimo (i giorni volano e le settimane non si contano più) che ci vedrà posti di fronte a quel bivio che forse ci eravamo illusi di non incontrare mai.

Avremo fra poco di fronte a noi due sentieri entrambi poco agevoli, impervi, che conducono in direzioni opposte.

Una potrebbe portarci alla destinazione di una società dei diversi, delle caste, delle divisioni sociali ed economiche incolmabili. Potrebbe generare un enfisema sociale.

L’altra, più complessa, faticosa, mai diffusamente condivisa, potrebbe trascinarci verso un approdo di società solidale che, come avvenuto negli ospedali in questi giorni, chi ha la “forza” e la “competenza” si chini sull’ammalato. L’Italia ammalata, che dopo l’avvio lento e graduale del dopo-coronavirus, sarà abitata da disoccupati, da immigrati irregolari, da imprenditori e professionisti sottopagati, da persone disorientate e forse sfiduciate e, da studenti e giovani senza futuro.

Una stradicciola manzoniana, la nostra, che: “si divideva in due viottole, a foggia d’un ipsilon: quella a destra saliva (salirà) verso il monte, e menava alla cura; l’altra scendeva (scenderà) nella valle fino al torrente”.

In questi giorni, nuovi i bravi,l’un dirimpetto all’altro, al confluente, per dir così, delle due viottole”, si affaticano a fornire ricette che, mi pare di cogliere, vengono cucinate senza i necessari ingredienti.

Leggo di documenti che vengono proposti al Governo da soggetti pubblici e privati., sempre chè questo Governo abbia la statura per governare le politiche di lungo respiro per il domani. Da politici forse discendenti di un certo Quagliostro e così andando.

Ma i più acuti sanno che mai come in questo momento, incomparabile a qualsiasi altro tempo della storia recente o remota, quest’Italia, questo straordinario Paese, sarà chiamato per guardare a nuove albe dovrà sgrondarsi del particolare per generare una comunità.

Sappiamo che tutte, proprio tutte, le migliori intelligenze e energie dovranno una volta tanto pensare in generale e non in particolare. Guardare agli altri, oltreché a sé stessi. Le rappresentanze più illuminate saranno chiamate ad un supplemento di impegno e responsabilità affinchè ogni progetto si cali, s’innesti in un’idea alta di casa Comune.

E non vi è dubbio che uno dei settori produttivi più importanti, oggi centrali, per “riguadagnare il domani” sia proprio quell’agroalimentare che nell’emergenza contingente abbiamo scoperto, finalmente essere strategico.

Così come il Paese ha scoperto come i gangli professionali siano essenziali a far “respirare” il nostro modello sociale e produttivo.

Per questo i Periti Agrari e Periti Agrari Laureati non proporranno “ricette” del dopo-coronavirus; ne abbiamo, ne avremo e certamente sono proposte che farebbero recuperare struttura e coesione al Paese; ma chiederanno al Paese, al Governo e alla politica, in particolare, che si facciano carico di una conferenza nazionale per il Paese.

Una conferenza in cui tutti i soggetti, nessuno escluso, nemmeno dalla strumentalità elettorali, siano chiamati a Riformare il Paese. Siano chiamati a portare l’ammalato Italia in quei luoghi della cura dove non manchino medicinali e respiratori.

Se non prenderemo la “viottola sbagliata” sospinti da “bravi” dell’era moderna, forse potremo intraprendere insieme quel cammino, troppo spesso richiamato, evocato, anche da chi, nel dopo caduta del muro di Berlino, ha portato a permanenti disorientamenti indebolendo e destrutturando il nostro modello sociale ed economico produttivo.

La Mamma di un nostro presidente (donna anziana e savia) ama ripetere in questi giorni: “Mettiamoci a buontempo”. Forse questa è la vera ricetta per ritrovare la speranza di un domani che sarà quel che noi sapremo costruire.

 

I Periti Agrari perdono lo stimato Collega De Giovanni

 

Con infinita tristezza, ci associamo al profondo dolore che ha colpito la famiglia e tutti noi per la prematura perdita dell'amico, collega, consigliere Raffaele De Giovanni. Uomo e professionista eccezionale, pieno di entusiasmo, vitalità ed energia.

Il Consiglio del Collegio dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati di Brindisi perde un Consigliere che ha sempre contribuito con capacità, professionalità e passione alla valorizzazione e sviluppo della categoria.

"Raffaele,

abbiamo avuto il privilegio di conoscere la tua persona: i tuoi valori umani e professionali. La tua gioia, la forza e l'entusiasmo che ti hanno sempre contraddistinto nella vita così come nella professione. Le tue qualità resteranno sempre vivide nella nostra memoria.

Sono giorni tristi per noi.

Ci mancherai tanto, ma sappi che porteremo sempre con noi il tuo incancellabile ricordo.

 

Il Presidente Vincenza Musa

Il Collegio Territoriale di Brindisi

ed il Consiglio Nazionale Tutto si riunisce con affetto e profondo sentimento di Condoglianze a tutta la Famiglia e alla Famiglia dei Periti Agrari di Brindisi e della Puglia

fonte CIA

 

Il Collega De Giovanni è il secondo seduto da sinistra

ENPAIA GSPA - ARRIVANO LE PRIME MISURE

Solo un grande grazie a tutti i nostri Colleghi per lo straordinario lavoro svolto per i nostri Iscritti. E’ solo il primo pacchetto di decisioni che pongono la nostra categoria fra quelle che maggiormente hanno dimostrato attenzione alle gravi e drammatiche condizioni che i professionisti stanno vivendo.

Un Grazie particolare anche al Presidente, Piazza, al Vicepresidente Retini , al rappresentante del Ministero del Lavoro Busacca, al Direttore Generale Diacetti e al Presidente dei Collegio dei Sindaci Servadei. Lavorare con persone di alta qualità che aiutano e sostengono i percorsi di valorizzazione di un nuovo Welfare ci conforta e ci rende orgogliosi. Più che Organi della Gestione Separata li sentiamo compartecipi della nostra avventura previdenziale e del nuovo Welfare.

Grazie a tuttttiiiiii

Il Presidente

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RPT e CUP presentano i primi emendamenti al DL 18 del 17 marzo

AGGIORNAMENTO AL 26/03/2020

Carissimi colleghi in allegato le proposte emendative presentate da tutti gli ordini e i collegi d’Italia alla Commissione Bilancio, che sta riconvertendo il DL 17 marzo 2020 n. 18.

E’ solo un primo blocco di proposte. Seguitele e se avete proposte e osservazioni fatecele avere via E-Mail su [email protected].

Un grazie a tutti i Presidenti del sistema ordinistico italiano che stanno lavorando insieme, tutti uniti insieme.

 

 

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RPT e CUP presentano i primi emendamenti al DL 18 del 17 marzo. Visto il rincorrersi e il sovrapporsi di norme e Decreti siamo costretti ad una costante ed stenuante corsa, ma questo primo documento emendativo ha fatto emergere un profondo impegno comune fra le 21 categorie libero professionale che ha prodotto un primo documento di problemi comuni a tutti i professionisti.

Nei prossimi giorni saremo chiamati ad altre azioni determinate e unitarie. Lavoriamo insieme a tutela della nostra missione professionale.

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VV FF Richiesta differimento e proroga scadenze

La RPT e i Periti Agrari e Periti Agrari Laureati in prima linea per non lasciare nulla d’intentato.

I Vigili del Fuoco, come sempre, dimostrano verso la RPT una particolare attenzione e dimostrano una concreta, fattiva e costante collaborazione.

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EMERGENZA COVID-19 - CUP E RPT SCRIVONO AL PREMIER CONTE

Anche oggi tutti i professionisti italiani si ritrovano per valutare proposte emendative al DL 18.

Non è facile rincorrere un animale nella foresta, ma insieme possiamo farcela.

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Autodichiarazione spostamento persone fisiche

Pur consapevoli che questi documenti rappresentano, ormai il nostro approccio alle quotidiane regole impartite dal Governo per contenere il COVID-19, che tutti possono scaricare da siti i più disparati possibili, pubblichiamo anche noi il modulo autodichiarazione spostamento persone fisiche per coloro che non abbiano avuto l’opportunità di scaricarlo.

Per i Periti da avversità naturali vi informiamo di seguire attentamente le informazioni che il Comitato Interprofessionale darà e che pubblicheremo tempestivamente in merito alle modalità di movimento per la rilevazione dei danni.

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RPT, CUP E ORDINI DELL’AREA GIURIDICA AMMINISTRATIVA INSIEME

RPT, CUP E ORDINI DELL’AREA GIURIDICA AMMINISTRATIVA

INSIEME PER PROPORRE AL PAESE UN PROGETTO DI SVILUPPO E AZIONI CONCRETE DI TUTELA DELLE PROFESSIONI INTELLETTUALI ITALIANE.

 

Ancora una volta 21 Ordini e Collegi, tutti gli Ordini e i Collegi italiani, si sono incontrati per fare fronte comune contro gli strascichi drammatici del coronavirus sulle attività libero professionali, sui ostri studi professionali, sull’economia e sulla ripresa, rigenerazione del nostro Paese.

Fra tre giorni vi daremo comunicazioni degli interventi emendativi al DL 18 marzo 2020 presentati da tutti noi.

Ormai ad ogni ora del giorno dobbiamo rincorrere scelte che in Governo fa nel tentativo di limitare i drammatici danni che la pandemia covid-19 sta provocando nei nostri territori.

Scelte che, purtroppo, spesso ignorano le professioni intellettuali.

Essere insieme ci conforta e ci rende più forti.

 

 

I PERITI AGRARI SONO INCLUSI NEL DPCM 22 MARZO 2020

Cari Colleghi

In queste ore abbiamo ricevuto decine di telefonate E-Mail, messaggi, comunicazioni, per la ventilata esclusione della nostra categoria dall’elenco delle categorie professionali inserite nell’allegato 1, del DPCM del 22 marzo 2020 (Allegato).

Dopo essermi confrontato con il nostro “esperto”, il collega Boanini, e dopo essermi confrontato con le categorie della RPT, CUP e Ordini dell’area giuridico amministrativa confermo che i Periti Agrari e Periti Agrari Laureati che esercitano con il codice ATECO 74.90.12 RIENTRANO fra le categorie professionali indicate dell’art. 1 lettera a), primo paragrafo, del DPCM 22 marzo 2020.

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