Prevenzione e stili di vita sani: obiettivo salute per tutte le generazioni
Roma, 9 giugno 2025 – Con l'adozione di stili di vita sani e una regolare adesione agli screening nazionali, è possibile evitare ben il 40% delle malattie. Questo il forte messaggio lanciato durante il convegno dal titolo "L'età della salute: un viaggio che guarda all'Europa - La sanità di domani fra health literacy, prevenzione e personalizzazione", tenutosi a Roma nella prestigiosa sede del Parlamento Europeo.
Organizzato dal Centro europeo studi culturali (Cesc), in collaborazione con Spazio Europa, Commissione europea, Ciu Unionquadri e il Parlamento Europeo, l'evento ha visto l'iniziativa diretta di Francesco Riva, consigliere CNEL e vicepresidente CIU.
L'incontro è stato occasione per presentare il documento "Promuoviamo il futuro", una raccolta di 12 best practices per migliorare la salute in ogni fase della vita. Il documento delinea percorsi specifici per tre principali momenti della vita: l'età dell'apprendimento, dedicata all'educazione e alla health literacy, l'età della consapevolezza, focalizzata su prevenzione e programmazione sanitaria, e l'età dell'azione, incentrata su counseling, screening e riduzione personalizzata del rischio.
Un particolare rilievo è stato posto sulla necessità di iniziare a sensibilizzare fin dai primi mille giorni di vita, con attenzione alla gravidanza, alla formazione del microbiota e all'allattamento. Fondamentali anche la corretta alimentazione, l'attività fisica, e la consapevolezza dei rischi associati a stress, fumo, alcol e droghe, oltre a malattie sessualmente trasmissibili.
Francesco Riva ha sottolineato come queste buone pratiche debbano entrare nel linguaggio quotidiano e nelle abitudini delle persone fin dall'infanzia, diventando non una serie di rinunce, ma un investimento fondamentale per il proprio futuro.
Nella fase avanzata della vita, l'attenzione si sposta sulla medicina preventiva, la gestione delle patologie croniche, l'importanza dell'epigenetica, della salute nel mondo lavorativo e della salute globale. Evidenziato, inoltre, il ruolo sempre più cruciale delle tecnologie digitali quando usate in modo etico e consapevole, insieme alla lotta all'antibiotico-resistenza e all'uso responsabile dei farmaci.
Il convegno, che ha visto la partecipazione di influenti rappresentanti delle principali società scientifiche italiane, ha infine richiamato le istituzioni a intraprendere interventi concreti e mirati per ogni fascia d'età, riaffermando il concetto della salute come diritto fondamentale, da declinare secondo le esigenze di ciascun individuo.