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PERITI AGRARI “LA PROFESSIONE"

 

Anche quest’anno, nel bel mezzo della condizione particolare e grave provocata dal coronavirus, i diplomati agli Istituti Tecnici Agrari, (che abbiano assolto all’obbligo del tirocinio), agli istituti tecnici Superiori e i IFTS e i laureati triennali (i laureati magistrali pur potendo iscriversi anche al nostro Collegio è meglio che valorizzino i sacrifici dei loro genitori, dello Stato e il loro impegno iscrivendosi all’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali), potranno iscriversi all’Esame di Stato abilitante la libera professione.

Perito Agrario una professione che ha radici solide, nasce del 1929, ma la memoria si perde sin dagli inizi dell’ottocento. Basti recuperare il Regio Decreto n. 1501 del 11 ottobre 1863 (Regio Decreto col quale viene ordinato il corso di agronomia ed agrimensura per gli aspiranti alla professione di Perito-Misuratore e di Perito-Agronomo), per verificare la profondità di una professione sempre moderna.

Una categoria che si forgia inizialmente negli Istituti Tecnici Agrari che hanno rappresentato e rappresentano l’unica vera positiva anomalia italiana della scuola dell’ottocento, del novecento e del secolo avviato essendo, quasi sempre, al centro di aziende agrarie. Successivamente elevando il livello di competente, negli ITS, Università, VI° anno di enologia e IFTS. Che lungimiranza hanno avuto uomini che rappresentavano l’élite italiana. Con le loro donazioni, hanno legato il loro nome, la loro storia per sempre al territorio formando quei giovani che hanno rappresentato e rappresentano l’ossatura dell’agroalimentare italiano.

Non si raggiungono livelli di eccellenza sia dei prodotti che dei processi per incidenti della storia o per avventure calamitose o urlatori e untori sociali.

Lo sviluppo si costruisce sulle intelligenze e sulle competenze di uomini e donne che sono riconosciute di qualità.

Una qualità che parte dalla scuola e dall’università, ma che nello svolgere e vivere la professione cresce e si consolida apportando alla filiera agroalimentare la giusta linfa dello sviluppo.

Perito Agrario e Perito Agrario Laureato è non una, ma è la professione che offre opportunità di solida professione agli iscritti. Competenze che non si confondono con altre, perché specifiche e consolidate quali stime, progettazione di miglioramenti fondiari, sicurezza e igiene alimentare, sicurezza sui posti di lavoro, competenze tributarie per il settore agricolo, competenze in materia di benessere animali, direttiva nitrati, selezione genetica degli animali, ecc.

Una professione che vende ciò che ha e non il prodotto di altri, per questo credibile. Non basta sapere che la legge ti permette di svolgere una funzione se la scuola e la formazione permanente non te l’ha trasmessa. Non basta affidarsi a giudici che ricercano astruse equipollenze per svolgere una funzione, occorre saperla fare.

Una professione che non prende in giro e che non promuove informazioni ingannevoli non rispondenti al ciclo di studi e al percorso professionalizzante vissuto. Se ho frequentato la formazione professionale e l’Istruzione Professionale avrò certamente la possibilità di svolgere funzioni di lavoro più manuale e meno intellettuale (dignitosissimo e qualificante), ma non certamente la libera professione.

Per questo sentirsi orgogliosi di appartenere ad una famiglia che viene da lontano, perché credibile, i Periti Agrari e Periti Agrari Laureati, e che anche in questo drammatico periodo, guarda al domani con speranza, sapendo di condividere l’avventura professionale e di vita con colleghi di analoga qualità professionale.

Saper scegliere, forse costa un poco più fatica, ma aiuta a intraprendere strade certamente migliori.

L’Esame di Stato per abilitarsi alla libera professione di Perito Agrario è pertanto una opportunità che non teme confronti con altri, sapendo che possiamo contare su qualità riconosciute e affermate, serie e concrete.

Ed infine sappiamo che entrando nella famiglia dei Periti Agrari possiamo contare anche su una nostra Cassa di Previdenza (Fondazione Enpaia Gestione Separata Periti Agrari) che vanta il primato assoluto per risultati. Rivalutazioni, sostenibilità, provvidenze straordinaria, quote di iscrizione, nuovo welfare. E le conferme di tali affermazioni possono essere facilmente rilevabili sul sito di Enpaia.

Per l’iscrizione all’Esame di Stato occorre rivolgersi ai Collegi territoriali entro e non oltre il 18 giugno 2020. Il Tempo è breve ma per verificare quale scelta fare basta leggere nella propria storia.