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IL COLLEGIO DI LECCE AL PRESTA RICONOSCE E RINNOVA LA STORIA

 Quando arrivi a Lecce vieni assalito da un sentimento si scoramento, distese di ulivi secolari sembrano chiome di capelli brizzolati. Alcuni addirittura sono secchi. Da queste parti la Xylella ha mietuto e sta mietendo il più grande “disastro” della storia agricola pugliese. Non muoiono solo gli alberi, non solo si perde una produzione d’olio straordinaria e di alta qualità, si piega si fiacca la schiena di imprenditori che per secoli hanno avuto cura di questa terra e del suo simbolo l’ulivo.Eppure quando con Dino Lattarulo e Mimmo Giannotta arriviamo al Presta ci appare la scuola con la sua forma storica.

Con quel palazzo che sin dal 1870, quando il Consiglio provinciale istituì la Casa colonica, trasformata  nel 1877 in  Scuola podere, nel 1879 in Regia Scuola Pratica di Agricoltura, nel 1923 Regia Scuola Agraria e nel 1931 Regio Istituto Tecnico Agrario, ti accompagna ad un incontro fra scuola, scienza, tecnica e terra. Terra amara e dura ma terra fertile. Questa è certamente una delle scuole agrarie italiane che vanta una storia da primato che tra non molto celebrerà i 150 anni. Ripensando a quella storia si avverte la sensazione che è da qui, da questa scuola e dalla nostra categoria che bisogna ripartire per sconfiggere la piaga della xylella e recuperare la fiducia di chi vive con la terra.

Nel frattempo ci ha raggiunto Massimo de Nitto, questa è casa sua. Stimato presidente del Collegio di Lecce ogni Perito Agrario che incontra lo saluta affettuosamente. Sono Periti agrari giovani e “diversamente giovani”. Non lo sapevamo ma la giornata di oggi è una giornata straordinaria, uno di quegli eventi che fanno affiorare la nostra storia. Una storia scritta da uomini che hanno concorso a disegnare una agricoltura in grado di offrirsi con le proprie eccellenze al mondo. Ed il Preside, il Prof. Fasano Salvatore, non ha voluto far mancare il suo accorato messaggio, spronandoci a non disperdere la giusta direzione coniugando conoscenza, scienza e tecnica. Chi vive in queste scuole assapora la diversità educativa diversa dalle altre. La terra e i suoi frutti chiedono fatica ma sanno donare profumi che s’innestano nella nostra esistenza umana. La terra e madre, la terra e maestra.  In questa scuola inoltre prodotti primari e cucinati si trovano in aule adiacenti. Al Presta Columella c’è anche un istituto Professionale alberghiero. Per questo il Presidente Martina ed il suo Consiglio hanno ritenuto di riconoscere i decani iscritti, durante una Assemblea straordinaria, con una bella targa che riportava la frase: - al Per Agr ….. per l’impegno, la passione e la dedizione profusa per il servizio all’agricoltura e alla categoria con stima e riconoscenza -.

Un riconoscimento che i pugliesi, Giannotta, Lattarulo e de Nitto hanno voluto condividere con i giovani del Presta. Intensa e simbolica è stata la consegna delle targhe ai colleghi alla quale il Presidente Nazionale e il Presidente Martina hanno voluto invitare anche una giovane studentessa del Presta, Rizzo Lamberta al termine del 4° anno, un poco incredula ma soddisfatta d’aver unito e stretto le sue mani a quelle mani che hanno scritto pagine indelebili di storia agricola del leccese e della Puglia. Un simbolico passaggio di linfa dalle profonde radici della categoria ai nuovi germogli di un albero vigoroso